Alexander Shiryaev – fondatore del metodo Danza di Carattere
Io ho seguito con una matita in mano tutta la lezione di A. V. Shiryaev. Prima di tutto, questo è qualcosa di assolutamente unico, che cresce man mano d’intensità e ricchezza, nello sviluppo delle sequenze di passi, che diventano via via più complessi ed elaborati.
La lezione inizia con una silenziosa strisciata del piede sul pavimento, appena udibile, e dopo coinvolge nel movimento, con una precisa sequenza, tutte le parti del corpo, passando ad una danza vera e propria. Tutto danza con Shiryaev: le gambe, la schiena, il corpo, le braccia e la testa. Ed è proprio qui l’embrione della futura tecnica di carattere, e le sue variazioni. Se nella danza classica sono riprese, in ogni esercizio separatamente, particelle di coreografia universale, qui si allena tutto il corpo nei movimenti della danza vera e propria, che ha occasione di presentare se stessa e la sua originalità, realizzando le proprie caratteristiche essenziali. Un danzatore entra in questo campo con il corpo già addestrato secondo i canoni della tecnica accademica. Ecco perché diventa molto difficile riconoscere negli esercizi di Shiryaev la struttura classica: questa è penetrata in profondità e si è fusa nelle complicate variazioni della danza di carattere. Questa è la tecnica di carattere nel vero significato della parola e la sua interpretazione viene osservata con vera ammirazione. I bambini eseguono gli esercizi con quel sentimento che appartiene alla danza. Tutte le particolarità individuali sono visibili, così come tutti i temperamenti e i caratteri. Grazie al mio occhio esperto, riesco a riconoscere in ogni allieva le sue qualità caratteristiche e particolari…
Davanti ad una folta classe di allievi alla sbarra, il famoso maestro in persona ballicchia e fa mossettine, fermandosi per sempre e per tutta la vita nella memoria degli allievi, grati e pieni di ammirazione.
Akim Volynskij, Il libro delle esultanze, 1925, Esercizi di A. V. Shiryaev
Alexander Viktorivic Shiryaev
(San-Pietroburgo, 10 settembre (29 agosto)1867— Leningrado, 25 aprile1941) – artista, insegnante e coreografo.
Artista Onorato della Repubblica (1921).
Pur essendo ancora allievo della scuola, già nel 1877-1881 partecipa agli spettacoli del Teatro Alexandrinskij nei ruoli dei bambini. Dal 1885, terminando gli studi e diplomandosi al dipartimento del balletto della Scuola Teatrale di San Pietroburgo (insegnanti: L. Ivanov, M. Petipa, P. Gerdt, P. Karsavin), entra a fare parte della compagnia del Teatro Mariinsky. Si fa notare come ballerino di demi-caractére nei ruoli comici e grotteschi. Alla prima de Lo schiaccianoci (1892) danza il ruolo del giullare, mostrando virtuosa tecnica acrobatica. Lo stesso personaggio caratteristico (il giullare) lo interpreta anche nel balletto Mlada di Minkus.
Il suo talento di attore si è manifestato particolarmente nei ruoli di personaggi malvagi e comici.
Shiryaev appare in 32 balletti. Tra i suoi ruoli: Milon nell’Ordine del Re, Carabosse nella Bella Addormentata, Ivan il Matto in Cavallino Gobbo, Quasimodo in Esmeralda, Arlecchino e Cassandra in Harlequinade, Coppelius in Coppelia, Pascià Seid nel Le Corsaire, Saraceno (Abd al-Rahman) in Raymonda, Marceline nella Vana Precauzione (versione francese è La fille mal gardée), Joker in Mlada, Buffone nello Schiaccianoci e altri.
Nel 1896 Shiryaev è assistente-coreografo del Teatro Mariinskij e, nel 1901, dopo la morte di Ivanov, prende il suo posto, diventando il coreografo della compagnia pietroburghese. Nel 1902 guida la tournée dei ballerini russi a Monte Carlo e poi ripetutamente agisce come coreografo all’estero.
Il merito principale di Shiryaev, nella storia del balletto russo, è la creazione di una danza-classe di carattere (la tecnica di carattere) dal 1918 alla Scuola Coreografica di Leningrado, che oggi è l’Accademia del Balletto Russo Vaganova. Iniziano le sue prime lezioni della danza-classe di carattere, ancora non del tutto complete rispetto a ciò che ci regalerà in futuro. Il nome di Shiryaev è stato dato al teatro-studio della scuola pietroburghese.
Shiryaev in costume da Arlecchino
1925: Da subito il lavoro di Vaganova è stato apprezzato anche da Alexander Viktorovic Shiryaev. Nel passato un eminente mimo ed eccezionale ballerino del genere carattere – grottesco, lui teneva la “classe di carattere” nel liceo (oggi è l’ Accademia Vaganova). Un po’ tarchiato, con i capelli bianchi, con il viso solcato dalle profonde rughe ma con gli occhi sempre brillanti, somigliava ad un omino delle fiabe, spirito buono del focolare domestico della scuola. La sua memoria conservava ancora le vecchie rappresentazioni teatrali e lui volentieri inventava, improvvisando gli spettacolini corti ed i numeri coreografici per i ragazzi. Con questo non pretendeva al Grande Palcoscenico, limitandosi solo alla dolcemente amata scuola. “Zio Sasha”, come lo chiamarono gli allievi, sempre “trafficava” con i più piccoli e si occupava inventando per loro”curiose cosette” dove si giocava bene e nello stesso tempo si ballava divertendosi. Negli allievi più grandi lui cercava di sviluppare quel gusto artistico che gli permetteva di riconoscere ed identificare con una sensibile intelligenza le varie forme stilistiche della danza accademica. Shiryaev rappresentava ancora lo stile della “vecchia guardia” e, senza fare pressione a nessuno, trasmetteva la contagiosa e sincera fedeltà per l’arte della danza.
V. M. Krasovskaia, Agrippina Yakovlevna Vaganova, 1989
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